Come nascono le denominazioni e a cosa servono?
È nel 1963 che per la prima volta è stata emessa in Italia una regolamentazione in materia di vino, il D.P.R. n. 930 sulla tutela delle Denominazioni di Origine dei Vini; si poneva l’obiettivo di disciplinare la produzione vinicola e garantire la qualità dei prodotti. In questa sede vengono coniate le sigle DOC e DOCG. Nel 1992, con la Legge n.164/92, viene introdotta anche la denominazione IGT, nonché diverse altre innovazioni in merito alla categorizzazione e alla lavorazione. In questa sede, nasce la famosa piramide dei vini, utilizzata ancora oggi, che vede alla base i vini da tavola – senza indicazioni di origine –, sopra gli IGT, poi i DOC e infine, in punta, i DOCG.
Tra il 2008 e il 2009 abbiamo un’ulteriore evoluzione a livello europeo, con una revisione delle normative di produzione e categorizzazione: i vini da tavola verranno scissi in vini generici e vini generici con annata e vitigno, mentre DOC e DOCG vengono accorpati in DOP (Denominazione di Origine Protetta).
Prima di assaggiare o acquistare in vino, è molto importante capire cosa si ha davanti e quali sono le sue origini: per questo è bene conoscere il significato delle denominazioni e le caratteristiche che un vino deve avere per rientrarvi.
IGT: Indicazione Geografica Tipica
La denominazione IGT, Indicazione Geografica Tipica, è stata introdotta nel 1992 con l’obiettivo di valorizzare quei vini che, pur non rientrando nelle categorie DOC e DOCG, presentano caratteristiche qualitative e di tipicità legate al territorio di produzione. Per ottenere la denominazione IGT, un vino deve essere prodotto in una specifica area geografica, con uve provenienti almeno per l’85% da quella zona. Inoltre, deve rispettare le norme di produzione stabilite dal disciplinare di produzione relativo all’IGT di riferimento.
DOC: Denominazione di Origine Controllata
La denominazione DOC, Denominazione di Origine Controllata, è stata istituita nel 1963 e rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto all’IGT in termini di qualità e di vincolo territoriale. Per ottenere la denominazione DOC, un vino deve essere prodotto in una zona geografica delimitata e con uve provenienti esclusivamente da quella zona. Inoltre, deve rispettare un preciso disciplinare di produzione che, oltre a definire le varietà di uve ammesse, stabilisce anche le tecniche di coltivazione e di vinificazione, i tempi di invecchiamento e le caratteristiche organolettiche del vino finito.
DOCG: Denominazione di Origine Controllata e Garantita
La denominazione DOCG, Denominazione di Origine Controllata e Garantita, è la più alta espressione della qualità vinicola italiana. Istituita nel 1980, la DOCG rappresenta l’apice del sistema di classificazione dei vini italiani. Per ottenere la denominazione DOCG, un vino deve rispettare tutti i requisiti previsti per la DOC, ma con ulteriori vincoli in termini di rendimento massimo di uva per ettaro, grado alcolico minimo e periodo di invecchiamento.
Le differenze tra IGT, DOC e DOCG
Le denominazioni IGT, DOC e DOCG non sono solo un modo per classificare i vini in base alla loro qualità, ma rappresentano anche un importante strumento di tutela del consumatore. La principale differenza tra le tre sigle, come abbiamo visto, è legata alla produzione del vino stesso e alla sua origine: infatti, grazie a esse, il consumatore può essere a conoscenza del grado di legame con il territorio e con i suoi prodotti e del metodo di produzione del vino.
Correlati
Leggi tutte18/12/2024
Prosecco da regalare per brindare alle feste
Vini da regalare a Natale Tra i molti regali di Natale che si possono fare, cesti di prodotti alimentari e bottiglie di vino restano sempre un’ottima alternativa. Particolarmente indicati quando non si conoscono perfettamente i gusti del destinatario, possono essere consumati già durante le feste oppure conservati per un secondo momento. La tipologia di […]
04/11/2024
5 ricette tradizionali e sfiziose a base di radicchio e i vini in abbinamento
Tortini di polenta con formaggio Asiago e radicchio Le ricette più tradizionali vogliono il radicchio in abbinamento a polenta e formaggi, per bilanciare il sapore pieno della farina di mais e quello deciso – in questo caso – dell’asiago. Questa ricetta è piuttosto semplice: basterà cucinare la polenta come d’abitudine, in un pentolino e, […]
09/09/2024
Come preparare il Negroni Sbagliato
Com’è nato il Negroni Sbagliato? Il Negroni Sbagliato viene preparato sostituendo il gin con il Prosecco nella ricetta classica del Negroni. Secondo la leggenda, è nato tra gli anni ’60 e gli anni ’70 da un errore di Mirko Stocchetto, che ha versato del Prosecco al posto del gin in un Negroni. Da qui […]
05/08/2024
Alla scoperta della Strada del Prosecco: un viaggio tra vitigni e tradizione
Cos’è e dove si trova la Strada del Prosecco? La Strada del Prosecco e dei vini dei colli Conegliano Valdobbiadene è un itinerario panoramico situato nel nord-est dell’Italia che attraversa i territori di una regione ricca di storia, cultura e tradizione vinicola: il Veneto. Questo itinerario attraversa alcune delle zone di produzione più importanti […]